giovedì 15 gennaio 2015

[ANDROID] Alternative allo sviluppo nativo


Qualsiasi approccio alla programmazione Android, nativo o no, presenta dei pro e dei contro. Il nativo offre la possibilità di una gestione totale del dispositivo senza limiti, d’altra parte richiede spesso una programmazione molto professionale e si concentra esclusivamente su una piattaforma. Il non-nativo offre vantaggi vari, ascrivibili a volte ad una minore necessità di programmare e molto spesso alla possibilità di creare applicazioni cross-platform distribuibili su sistemi operativi diversi.

Alternative allo sviluppo non nativo sono:

- Apache Cordova e Steroids scaturiscono dal know-how nello sviluppo per Internet. Cordova è la versione open source del progetto PhoneGap e serve a realizzare le cosiddette app ibride con un’interfaccia realizzata in modalità web ma in grado di interfacciarsi con il sistema operativo mobile mediante un vasto numero di API. Steroids nasce per superare alcuni limiti riscontrati in PhoneGap ma senza “reinventare la ruota”, si basa infatti su Cordova ma approfondisce il legame con lo strato nativo.

- Corona SDK è un ambiente particolarmente versato alla gestione dell’interazione come per i videogiochi. Creato dai Corona Labs non necessità di alcuna conoscenza del linguaggio Java e propone come alternativa lo scripting in LUA, un formalismo dall’approccio molto semplice che permette di personalizzare maggiormente le proprie applicazioni.

- Unity è il più diffuso motore per videogiochi del mondoche combina editor visuale di altissimo livello ma anche programmazione in tecnologie ad oggetti avanzate come C# oltre che gestione di altri aspetti fondamentali per i videogiochi come grafica, animazione e fisica;

- AppInventor è probabilmente la possibilità più abbordabile per l’appassionato di tecnologia a digiuno di programmazione e che desidera qualche risultato piuttosto rapido. È stato creato dai Google Labs come strumento per la rapida modellazione di app Android ed è stato successivamente ceduto al prestigioso M.I.T.. Intuitività e semplicità le sue chiavi di lettura principali.

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